Ragazzi, cerchiamo di essere un po’ più “coso” …
L’espressione esterrefatta di G.E.G. dopo aver dilapidato il primo set forniva l’assist per l’affermazione dell’Estetico, “cerchiamo di essere un po’ più coso”, per

Ragazzi, cerchiamo di essere un po’ più “coso” … L’espressione esterrefatta di G.E.G. dopo aver dilapidato il primo set forniva l’assist per l’affermazione dell’Estetico, “cerchiamo di essere un po’ più coso”, per riscuotere dal torpore agonistico i compagni di squadra. A dire il vero, giocando nella sua terra natia, temeva di essere bollato con l’epiteto “Nemo profeta in patria” qualora la prestazione fosse stata al di sotto delle reali capacità del gruppo, ciccando l’appuntamento in grado di consolidare il primato in classifica. L’impegno di sabato contro il Volley Team doveva essere archiviato con facilità e velocità visto che il curriculum degli avversari recitava 3 partite perse e solo 1 set vinto. Questa consapevolezza ha minato un po’ l’approccio iniziale alla partita nonostante l’avvio scoppiettante, grazie anche al prezioso contributo del “Ricco” e del “Bocia” schierati nel sestetto titolare fin dall’inizio dell’incontro, che ci ha visto condurre con un rassicurante margine di vantaggio di ben 5 punti. Dal 5-10 rapidamente si passava a 15-19 ma la facilità con la quale ci avvicinavamo verso la conclusione del parziale ha incredibilmente favorito un calo di tensione che inevitabilmente si è tradotto in errori gratuiti. La compagine avversaria, costituita da giovani e alcuni talentuosi atleti, ha impiegato poco a galvanizzarsi nel vedere assottigliare il break di svantaggio e, al tempo stesso, acquisiva una maggiore sicurezza nei fondamentali della battuta, del muro e dell’attacco mettendoci in concreta difficoltà. Il sorpasso avversario avveniva sul 23-22. Nemmeno l’ingresso di “Bum Bum” aiutava a raddrizzare la situazione; offrivamo solo una piccola e strenua resistenza arrendendoci sul 27-25, complice anche una dubbia interpretazione arbitrale a nostro sfavore nel topico momento del 25 pari. Il set perso, tuttavia, ha rappresentato una salutare doccia fredda che ha favorito la circolazione di quella giusta dose di aggressività agonistica necessaria ad affrontare il proseguo del match. Ristabilito l’equilibrio nel sestetto, schierando la formazione tipo, gli avversari fin da subito si sono lasciati travolgere dal nostro furore agonistico riuscendo a conquistare nei successivi due set solo 20 punti, perdendo il secondo a 11 e il terzo a 9. Il quarto parziale si apriva con una serrata lotta punto a punto fino a quando non abbiamo trovato due consecutivi turni di battuta molto efficaci che hanno mandato in tilt il sistema ricettivo del Volley Team. Sul 4-11, la partita è stata poi gestita in surplace: spazio quindi per il “Ventu” e il “Bocia” che non si sono lasciati sfuggire l’occasione per timbrare il cartellino. Anche se con un po’ di affanno nel finale, per un lieve calo di attenzione, la sfida veniva archiviata con un enorme sospiro di sollievo del G.E.G., chiudendo il quarto set per 19-25. Oserei dire … più che ESTETICI … ESTATICI. PS: Sir Koki, l’obiettivo da raggiungere si avvicina: noi siamo pronti e lei?

Di Bum Bum

5 pensiero su “VOLLEY TEAM SAN DONA’ vs PALLAVOLO MEDUNA 1-3”
  1. Bravo bum sempre preciso e puntuale come al solito!!!Ah la Gloria ringrazia per il miele sei stato gentilissimo!!!!!

  2. Direi perfetta cronaca della gara!Bravo giornalista Bum….sabato ho trovato il Sir Coky a vedere la partite delle ragazze,ha detto che se non facciamo cinquina ci taglia le gambe ed ha già  deciso che le gardelle si accenderanno il 03/12…ragazzi mi raccomando non deludiamo il Sir….

  3. molto bene bum….e soprattutto centriamo il primo obbiettivo stagionale…la quinta vittoria consecutiva….

  4. ma estetico avrà  capito l'epigrafe in latino? o forse non riesce a scrollarsi di dosso il ricordo del … (bath)

  5. Nemo propheta in patria (sua) è una locuzione in lingua latina che significa: "Nessuno è profeta nella [propria] patria".

    L'espressione vuole indicare la difficoltà  delle persone di emergere in ambienti a loro familiari; in ambienti estranei viene generalmente assunto che sia più facile far valere le proprie capacità  e qualità .

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