Mussolente, 03/03/2012.

La Pallavolo Meduna incassa in trasferta (3-1 il risultato finale) la quindicesima sconfitta stagionale (in 18 gare totali) per mano di una Pallavolo Mussolente più lucida nei momenti decisivi.

I liventini si presentano con Fabio Cigagna al palleggio e Luca Conforti opposto, Alessandro Carniel e Michele Nardo centrali, Andrea Zanchettin e Simone Puppi sulla ali, Massimiliano Giuliari libero, a disposizione Tiziano Oggian, Diego Davidetti, Andrea Venturin, Andrea Cusin e Giuliano Bonadio.

Il primo set andrebbe raccontato a parte, tanta la diversità di atteggiamento ed efficacia dei medunesi di coach Bellinaso; il punteggio di 25-15 con il quale chiudono la frazione spiega chiaramente quanto visto sotto rete.

Dal secondo parziale si assiste invece ad un’altra gara, condita da quegli ingredienti che ormai da mesi compongono le pietanze offerte dai nostri “cuochi”: errori, poca concentrazione, nervosismo e scarsa personalità.

Così accade che un parziale di 10-1 mandi i locali prima sul 19-13 e poi sul 25-21, garantendo loro anche un terzo set all’acqua di rose laddove l’opaca serata di Conforti veniva solo in parte compensata da un arrembante Venturin e la scarsa vena realizzativa di Puppi e Carniel non vedeva migliori soluzioni in Cusin e Davidetti.

Il fato, forse imbarazzato da tanta negatività, decideva di rimediare regalando un intenso finale di quarto set a Cigagna e compagni che, capaci di portarsi in vantaggio per 24-23, avevano la palla del pareggio che poteva spalancare le porte del terzo tie-break consecutivo: ma, nell’ordine, un attacco out di Puppi, un ace subito da Zanchettin e un muro su Venturin sigillavano l’incontro dopo quasi 2 ore.

Proprio il finale di gara è la migliore cartina al tornasole per valutare questa Pallavolo Meduna in versione 2011-2012: con la palla del pareggio a disposizione nella rotazione migliore (3 attaccanti in prima linea) sono stati 3 errori non forzati (scagioniamo forse il solo Venturin davanti al compatto muro del centrale di Mussolente) a decidere quello che il destino aveva provato ad invertire, ovvero l’ennesimo epilogo negativo di un campionato che con questa sconfitta si complica ai limiti dell’irreparabile.

La panacea di una tale debacle non pare essere all’orizzonte, si possono solo tamponare le ferite, nel frattempo le settimane corrono e a 6 gare dal termine resta pochissimo tempo per inventarsi qualcosa, ma in partite come quella di sabato, che tennisticamente ha visto soccombere il sestetto che ha fatto più punti (92 contro i 91 vicentini) bisognerebbe almeno salvare l’orgoglio.

Sabato 10 si torna a Meduna di Livenza, arriva la capolista U.S. Legnago (PD) per una gara già insidiosa senza tutte le difficoltà che albergano in casa giallo-blu.

S.P.

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