Meduna di Livenza (TV), 12/11/2011.

“Eppur si muove”: forse Galileo Galilei avrebbe commentato così la prima vittoria stagionale della Pallavolo Meduna, che dopo 4 sconfitte nelle prime 4 gare, ha finalmente rotto il ghiaccio, regolando, seppure al tie-break, i giovani virgulti della Pallavolo Mussolente (VI) al termine di uno scontro intenso e ricco di spunti agonistici.

Mister Andrea Bellinaso schiera la formazione-tipo con Fabio Cigagna palleggiatore e Sirio Fantin opposto, Alessandro Carniel e Michele Nardo centrali, Luca Conforti e Simone Puppi schiacciatori e Massimiliano Giuliari libero, in panchina ci sono Andrea Cusin, Andrea Venturin, Andrea Zanchettin, Diego Davidetti e Giuliano Bonadio.

Il primo set scorre veloce senza patemi, la ricezione funziona a dovere e un Fantin in formato maxi conduce i suoi sull’1-0.

Ma non ci si può rilassare un attimo che immediatamente si assiste ad un’inversione di tendenza con la ricezione che diventa protagonista negativa, Cigagna corre alla ricerca di palloni giocabili ma le bande faticano e nemmeno gli ingressi di Zanchettin e Cusin servono ad evitare il 17-25 che porta le due compagini al terzo parziale.

Neanche il tempo di riordinare le idee che i nostri si trovano sotto 6-2 con ancora la ricezione sotto accusa e un attacco di banda che pare aver prenotato in anticipo le vacanze natalizie: purtroppo anche Fantin inizia a tossire, sintomo che è meglio coprirsi onde evitare i mali di stagione e quindi coach Bellinaso decide di cambiare tutta la batteria di attaccanti inserendo nuovamente Zanchettin, Cusin ed anche Venturin.

Mai mossa si rivelò più azzeccata, la squadra ritrova equilibrio e automatismi ed inizia una rimonta fatta di entusiasmo e grandi attacchi ma purtroppo tardiva.

I nostri ragazzi giocano il quarto set sull’onda di quanto fatto poco prima, gli avversari perdono i riferimenti e anche un filo di lucidità ed ecco servito il secondo trie-break in sette giorni.

Si gioca punto a punto, i giallo-blu sembrano avere maggiori energie mentali, gli ospiti si aggrappano agli attacchi di banda ma non basta: prima vittoria e grande gioia davanti al pubblico amico.

Una vittoria che fa morale, che mette entusiasmo e soprattutto che dimostra le qualità di un gruppo capace di trovare risorse in tutti i suoi 13 giocatori, dimostrazione confermata da un magnifico risultato arrivato con in campo un sestetto modificato in 4 dei suoi 6 elementi: la strada verso le zone tranquille della classifica è ancora lunga, ma l’augurio è di continuare a percorrerla con impegno e voglia di vincere.

S.P.

 

IL PAGELLONE DI SIMONE

 

A causa degli eventi eccezionali verificatisi in settimana sono costretto a rivedere il palinsesto classico delle pagelle.

Mi scuso in anticipo con tutti coloro che non verranno citati, ma spero sarete compensivi con il sottoscritto.

 Voto 10 per le gesta tecniche ad Andrea “KUKO” Cusin, Andrea “ZANCHE o ZANKYIEV” Zanchettin e Andrea “BORRIELLO” Venturin: pagella unica per i 3 baldi giovanotti accomunati da un fisico invidiabile. La letteratura ci ha raccontato le gesta eroiche di Athos, Porthos e Aramis, nella musica abbiamo goduto delle voci dei 3 tenori, il Milan degli anni ’50 schierava il glorioso trio di attaccanti ribattezzto “Gre-No-Li” (Gren, Nordahl, Liedholm), ma non dimentichiamo i simpaticissimi Qui, Quo e Qua e le bellissime Charlie’s Angel (senza scomodare la storia del concetto di “uno e trino”), insomma la storia è piena di terzetti che hanno scritto pagine indelebili nei rispettivi settori: questo è il nostro terzetto, quello che ci ha letteralmente portato alla vittoria di ieri sera con colpi d’antologia e con centinaia di conigli tirati fuori dal cilindro (su tutti citazione d’elogio per una difesa recuperata da Fibra in tuffo che Borriello, con un dritto tennistico da posizione impossibile, ha scaraventato nel campo avversario conquistando un punto rocambolesco a dir poco incredibile). MOSCHETTIERI.

 

Voto 1.000  per le gesta goliardiche a Mattia “BUM BUM” Vendrame: potrebbe darsi che i riti del giov3div3rso propiziati da Bum Bum siano stati forieri di quell’entusiasmo che serviva per arrivare alla prima vittoria ma questa è solo un’ipotesi (se così fosse è evidente che andrebbero assolutamente ripetuti, come giustamente fatto notare dal Belli…). Una cosa è certa invece: quando il secondo allenatore-secondo palleggiatore-dirigente-accompagnatore dismette i panni consueti (e a volte è un bene…) e veste quelli d “EL DIABOLO”, nessuno può prevedere cosa succederà. Come una macchina infernale, alimentata ad Avana-Cola oppure, per l’occasione, a Grappa-Cola, prende il sopravvento sui presenti e sulle presenti (da questo punto di vista è assolutamente politically correct…) con insegnamenti diabolici che nessuno potrà mai mettere in pratica perché ricordate: “L’importante non è la bacchetta, l’importante è il mago”. POSSEDUTO.

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