Meduna di Livenza, 10/06/2011.

Si è conclusa ufficialmente nella sala consiliare del Comune, la stagione 2010/2011 della A.S.D. Pallavolo Meduna, una stagione dai due volti nella quale le ragazze hanno ottenuto una storica quanto meritata promozione diretta in serie B2, mentre i boys hanno chiuso al terz’ultimo posto in classifica nel campionato di serie C.

24 gare totali, 6 vinte, 18 perse, 30 set vinti e 62 persi, 1903 punti fatti e 2093 subiti: leggendo i numeri si potrebbe evitare qualsiasi tipo di commento, in realtà vale la pena di analizzare in maniera più approfondita il campionato dei giallo-blu.

Non dimenticando lo status di neo-promossa, la Pallavolo Meduna ha affrontato la serie C con un organico ampiamente rinnovato e dopo sole 3 giornate ha perso Stefano Cigagna per motivi di lavoro, vedendosi costretta a cambiare immediatamente la disposizione di alcuni giocatori. Una defezione pesante anche da un punto di vista quantitativo poiché la rosa di 12 giocatori era già menomata in partenza dall’assenza di Andrea Zanchettin per motivi di studio (rientrato solo a febbraio da Madrid) e per poi vedersi ulteriormente ridotta dalla dipartita di Luca Panto da marzo in avanti per motivi personali e di Andrea Venturin per un infortunio al ginocchio.

Ci si aggiunga che il palazzetto “a metà” (2 giorni alla settimana su 3 in coabitazione con le ragazze) non ha di certo aiutato il lavoro settimanale soprattutto su alcuni fondamentali quali ricezione e servizio e che nelle partite giocate meglio, i ragazzi di coach Gerotto hanno raccolto poco o nulla (vedasi gare casalinghe contro Casier e Loreggia): nel complesso una stagione complicata nella quale bisogna dare atto dell’impegno profuso anche quando le sconfitte si accumulavano una dietro all’altra.

Il colpo di coda finale arrivato con le vittorie su Policart (PD) e Marmi Lanza Verona ha lasciato intatte le speranze di ripescaggio in serie C, ma sarà la società a valutare nelle prossime settimane la possibilità di concretizzarlo: indubbiamente sarebbe un enorme peccato non vedere questo gruppo il prossimo anno impegnato nei campi di tutto il Veneto.

S.P.

IL PAGELLOUNE DI FINE STAGIOUNE DI SIMOUNE

Qui di seguito un riassunto, il più completo possibile, della stagione 2010/2011 per ognuno dei componenti della rosa, sportivamente parlando e non solo.

I voti vanno da 0 al 10, oltre stanno ad indicare prestazioni di valore straordinario.

Premesso ciò, andiamo a incominciare:

Voto 25 (6 per il volley, 44 per il prima e dopo volley) a Fabio Cigagna: il palleggiatore con più soprannomi (Six, Siemesi, Fibra, Bocia, ecc ecc.) che peli superflui (tra l’altro anche i suoi amici hanno almeno 177 soprannomi cadauno), appassionato di pesca e di belle donne che abitano lontano (a Dolo gli hanno intitolato una via del centro), mi fa subito capire di che pasta è fatto e si beve per almeno un paio di settimane la storia spettacolare sulla mia professione (Six:”tu che lavoro fai?”, io: “Faccio il collaudatore di sigarette”, Six: “Allora fumi tanto?”, io:”Eh si, almeno un paio di pacchetti al giorno”, Six:”E per quale marca lavori?”, io:”La Marlboro, se vuoi un pacchetto basta che me lo chiedi, ho il bagagliaio pieno di stecche”) e solo per questo meriterebbe 100 o 120. Litiga tutto l’anno con i tocchi di seconda, palleggia sempre fedele all’ormai indimenticabile adagio di gerottiana memoria “una a mi, una a ti, una al can”, in battuta resterà un mistero inesplicabile (anche se il gentil-sesso presente dall’altra parte del telo giallo pare apprezzasse il suo gesto tecnico in questo fondamentale…). Credo che abbia speso per creme, unguenti e prodotti di bellezza vari almeno 7.500 euro, per scarpe, vestiti e intimo almeno altri 15.000 euro. Tralascio le spiegazioni che riesce a dare sugli avvenimenti della vita quotidiana o su episodi di cronaca locale (ma vi giuro, c’è da lacrimare dal ridere!), nel finale si fa notare per il “Vanzitu?”, dobbiamo ringraziarlo perché ha sempre ordinato le pizze per tutti e sempre grazie a lui abbiamo spuntato sulle stesse un ottimo prezzo di favore. Il punto più alto lo tocca quando se ne esce con “Facile fare l’alto se sei alto: prova a fare l’alto se sei basso!”. GENUINO.

Voto 29 (8 per il volley, 50 per il prima e dopo volley) a Michele Nardo: dopo una stagione ai box per problemi ad una spalla, il giovanotto di Noventa amico dell’Ovolollo e di Araldi ritorna in campo e fa vedere il suo valore, con il passare delle giornate si fa notare per le sue qualità in attacco, tanto da guadagnarsi i galloni di vero opposto della squadra con tanto di soprannome: Mikoph Posto. Portatore di un umorismo raffinato, a tratti incredibilmente esilarante, ha lavorato in campo e fuori, gestendo con gusto il sito dove ho potuto scrivere le cronache delle nostre partite. Gli darei 7 per il volley, un punto in più lo merita perché è stato il mio compagno di allenamento e riscaldamento pre-partita per tutta la stagione e questo non è cosa da poco. Super tecnologico, i-phonizzato e i-paddato prima di chiunque altro, resterà un mistero dal punto di vista lavorativo, ad oggi non è ancora dato sapere cosa faccia realmente, so solo che su questo mistero stanno indagando C.S.I. New York, C.S.I. Miami, gli N.C.I.S., i R.I.S. di Parma, Scotland Yard, la C.I.A., l’F.B.I, l’Ispettore Derrick, la Signora in giallo, il Tenente Colombo, il commissario Montalbano, il commissario Lo Gatto (avrei anche potuto continuare…), ed è stato aperto un fascicolo anche alla N.A.S.A.. Il finale lo vede protagonista assoluto di “apertura bottiglie di birra con cd”, operazione che sapientemente esegue davanti agli occhi di spettatori entusiasti. Verrà sempre ricordato per il suo “mandarino” e per “UN bagigio”. SPETTACOLARE.

Voto 23,5 (7 per il volley, 40 per il prima e dopo volley) a Massimiliano Giuliari: dopo averlo affrontato centomila volte quando militava nelle categorie maggiori (il che indica che anch’io ho militato in categorie maggiori…ahahah…), ho avuto finalmente il piacere di conoscere e di giocare con il ciliense con il più alto differenziale fra età anagrafica ed età celebrale (la carta d’identità dice 38 anni, ma a volte sembra di avere a che fare con un quindicenne!!!). Esordisce a Meduna come libero ma è chiaro che il ruolo gli va stretto (come la splendida maglia bianca che indossa nella foto ufficiale di squadra…). Congiunture astrali, sfighe varie e rimpasti generici lo portano là dove gli è più congeniale giocare, ovvero in banda; all’inizio titubante (ricordo un’espressione seriosa nel dire “Ma io sono 5 anni che non gioco in banda!”), ha fatto di necessità virtù sfruttando le sue qualità di ricevitore e la sua esperienza in attacco, dove, ad onor del vero, ha faticato, ma ha gettato sempre il cuore oltre l’ostacolo. Fuori dal campo forse si è distinto maggiormente, dal suo street-stile (come dimenticare il suo berretto fisso in testa alla festa di Fabio Baldo con 450 gradi centigradi???) al suo borsello, dal suo “Areo, situ maat?” al pirotecnico finale di tappi di birra infilati in tutte le mie tasche. Rimarrà un buon amico nonostante mi sia licenziato dalla sua azienda, è super fortunato nell’avere una morosa così bella ma soprattutto così simpatica. Potrei usare molte parole per definirlo, userò quella che forse lo ha fatto ridere di più: ZAMPIRONE.

Voto 21,5 (7,5 per il volley, 35,5 per il prima e dopo volley) ad Andrea Cusin: era l‘unico che conoscevo di vista per averci fatto insieme un torneo di beach, ma solo vedendolo da vicino mi sono reso conto di quanto è grosso. E’ il capitano data la sua storica appartenenza alla società liventina, ha fatto un’ottima stagione, in crescendo. A valutarlo nel complesso è stato molto penalizzato dalla ricezione, a tratti disastrosa, a compensare un’annata molto positiva in attacco (anche se non ha la frusta e gli manca un po’ di volano), dove è sicuramente cresciuto. E’ stato anche uno dei più costanti, devo dire che raramente ha bucato una partita ed è stato sempre correttissimo dentro e fuori a dimostrazione di una maturità ben maggiore di quella ricavabile dalla sua età (nel suo caso vale il discorso inverso rispetto al buon Macci). Quasi mai sopra le righe, non è stato uno dei più assidui frequentatori delle serate post-partita, ma nei giov3div3rsi non è mai mancato ed anzi mi permetto di ringraziarlo perché è l’unico ad aver sempre pulito dopo i bagordi settimanali. Quest’anno la sua storia d’amore con il “libero da A2 che in serie C è un lusso” (alias Giulia Ostanello) ha vissuto momenti di estrema difficoltà, lei raccoglieva vittorie e comprava auto da 78.000 euro, lui raccoglieva sconfitte e tappi di bottiglia (quelli che Mike lanciava con il suo abile procedimento), pare che tutto si sia risolto con una collezione di pentole di inestimabile valore che io non conoscevo ma che sono esposte anche la MoMA di New York. Non posso tralasciare la sua passione per un intimo quantomeno originale, la grande qualità canora sfoderata nelle serate a base di karaoke (indimenticabile la sua performance sulle parole di Fabri Fibra) e la mancanza d’affetto di cui soffre tanto da dormire abbracciato al suo cuscino, ha fatto una festa di compleanno molto carina alla quale mi ha invitato anche se gli stavo antipatico, e questo gli fa onore. UOMO.

Voto 26 (6,5 per il volley, 45,5 per il prima e dopo volley) a Tiziano Oggian: non avevo capito cosa facesse a Meduna questo giovane fossaltese che l’anno scorso era in B2 e vinceva la Coppa Italia, fino a quando non ho visto la sua palla in banda: a quel punto ogni dubbio si è dissolto. Si è specializzato ad entrare a lavori in corso per dare lucidità laddove Six metteva disordine, ha corso sicuramente molto, ha battuto bene, ha avuto poche chance di giocarsela da titolare e questo, forse, l’ha un filino demotivato. Ma erano anni che non si vedeva un chiacchierone di tale forgia, pieno di argomenti, simpatia e battute, si è coalizzato per 8 mesi con il suo amico Giuliano nel prendermi per il culo senza che potessi difendermi. Sottolineo che è una delle voci piu’ intonate della zona, i suoi duetti con il solito Giuliano sono ormai storia della musica. Sorvolo sul suo fascino da “latin-lover de noaltri”, posso solo dirvi che 10 kg fa aveva il trapezio. COMPAGNONE.

Voto 21 (6,5 per il volley,  35,5 per il prima e dopo volley) a Andrea Venturin: arrivo al primo allenamento e mi iniziano a parlare di Borriello, ero già stufo dopo mezz’ora. Poi ho capito. Ha vissuto una stagione condizionato dal lavoro e da un problema al ginocchio, ma ha dato il suo apporto, soprattutto in seconda linea. Il merito è suo se abbiamo vinto a mani basse il campionato della bellezza, difficile fare paragoni validi, il ragazzo è bello come il sole, ha una fidanzata altrettanto, è sempre alla moda in ogni dettaglio, non sbaglia mai un abbinamento. Se sono solo vagamente migliorato su questo punto lo devo anche a lui, che mi ha consigliato di non abbinare piu’ le Silver con i Jeckerson. GLAMOUR.

Voto 31 (6,5 per il volley, 55,5 per il prima e dopo volley) a Giuliano Bonadio: ad inizio stagione doveva essere il secondo libero, ma lo spostamento di Macci in banda lo ha promosso a titolare. Ho avuto modo di confrontarmi con lui sulla difficoltà di valutare le prestazione di chi ricopre questo ruolo, credo abbia giocato meglio in ricezione che in difesa, ha chiuso con un’ultima giornata da 3 punti, cosa più unica che rara. Soprannominato “il Principe”, è stata una piacevole sorpresa frequentarlo nei giov3div3rsi dove ha fatto faville in coalizione con Tizi e nei dopo-partita in giro per i locali della zona. Sempre impeccabile e preciso nel look, ha passato una stagione dicendo che l’avrei ringraziato, a tutt’oggi non l’ho ancora fatto e quindi avevo ragione io. E’ stato lui a darmi l’input per continuare la rubrica sul sito che l’anno scorso curava assieme a Bum Bum, devo ringraziarlo soprattutto per aver contribuito alle pagelle, visto che i voti che mi sono beccato sono farina del suo sacco. Mi ha lanciato maledizioni per il mio pile giallo della Patagonia datato 1995, ma si è anche goduto, unico testimone oculare assieme a Macci, l’istante esatto in cui è nato l’“uomo senza deltoidi” e credetemi, non si reggeva in piedi dalle risate! SIGNORE.

Voto 24 (6 per il volley, 42 per il prima e dopo volley) ad Andrea Zanchettin: dopo poche settimane dall’inizio della stagione, il ragazzo che ama tanto perdere i set d’allenamento per farsi le flessioni punitive, parte per la Spagna, destinazione Madrid, per il progetto Erasmus e torna solo a febbraio, quando diviene estremamente utile alla causa medunese, viste le problematiche fisiche di Borriello ed il calo di forma di Macci. Per assurdo dopo pochi giorni si trova catapultato in campo da titolare, e regge l’urto con sapiente maestria, visto che non si cura della cosa se non nel momento in cui glielo fanno notare. Le sue prestazioni sono un’altalena continua, alti e bassi, e anche fuori le cose non vanno meglio, alterna momenti di euforia a momenti di “busa” quando si accorge che è meno grosso di Cusin. Però mi è simpatico, so che troverà presto l’anima gemella, speriamo che non passi molto tempo visto che nell’attesa sta diventando grosso come Hulk. Sicuramente si ricorderà di me per quel mitico “Batti, ciccione!” sussurrato nell’indifferenza generale che l’ha quasi fatto volare per terra dalle risate. ESTEROFILO.

Voto 23 (6 per il volley, 40 per il prima e dopo volley) a Fabio Baldo: parte da centrale, poi si converte ad opposto, poi torna centrale, poi si infortuna. Questa in sintesi la stagione del “Baldo-meister” come ama autodefinirsi, ha fatto del suo meglio passando di ruolo in ruolo e facendo anche a cazzotti verbali con il coach. Credo sia meglio come centrale, indubbiamente quando ha giocato non ha fatto rimpiangere il titolare di volta in volta sostituito, con il passare dei mesi ha forse tirato i remi in barca, ha vissuto un finale di stagione condizionato da un alluce che poi ha saputo essere rotto. Però è un vero maestro di cerimonia quando si tratta di bere avana-cola, di raccontare aneddoti (la sua barzelletta del balbuziente meriterebbe veramente un palcoscenico vero!) e di organizzare feste (per raccontare quella preparata per i suoi 30 anni servirebbe un pagellone a parte). GOLIARDICO.

Voto 20,5 (6,5 per il volley, 34,5 per il prima e dopo volley) a Diego Davidetti: lo chiamano il “Maestro”, forse per quella palla “che non ti aspetti” che tanti danni ha creato agli avversari quando cadeva, ma che tanta ilarità ha suscitato quando non cadeva. Centrale dall’attacco insidioso e dalla battuta micidiale, ha risposto sempre ottimamente quando chiamato in campo e quando si tratta di spiegare non è secondo a nessuno. Davanti agli episodi più incredibili e divertenti, proverbiale era il suo “Capisci adesso perché non vinciamo?”, fantastici i siparietti che intavolava con Fabio Baldo e con Siemesi, non sopportava minimamente le trasferte in cui il leit-motiv era “Sbagliare strada è bello”. CUOCO.

Voto 8 (6 per il volley, 10 per il prima e dopo volley) a Luca Panto: doveva essere l’opposto di ruolo ma l’esperimento è durato tanto quanto un uomo durante un rapporto sessuale, ovvero 7,5 secondi. Da centrale ha fatto vedere cose buone, ma credo non sia mai entrato totalmente in forma, né sia mai entrato totalmente in sintonia con i palleggiatori, cosa che l’avrebbe reso sicuramente molto più efficace e pericoloso per gli avversari. Pericoloso invece lo è stato a livello di ironia, un umorismo agghiacciante da arresto immediato (negli annali il suo “tieni, pagati la cena“ detto lanciando una bustina di caffè che riportava l’immagine dei 5 euro). Motivi personali l’hanno tenuto lontano dal campo da marzo in avanti, periodo nel quale la Borsa della simpatia ha segnato un + 428%, è stato testimone oculare della mitica frase “ti te ga fatto pesi col cotton-fioc”. CABARETTISTA.

Voto 18 (6 per il volley, 30 per il prima e dopo volley) a Stefano Cigagna: il fratello di Six doveva essere il papabile titolare al ruolo di opposto, ma il lavoro l’ha portato lontano dal campo già dopo la terza di campionato. Fino a quel momento aveva giocato da titolare a Casier, facendo una super partita, sicuramente sarebbe stato meglio averlo per tutto il campionato. Faceva allenamento con le magliette della Abercrombie, non c’era un locale nel raggio di 100 km che non l’avesse visto protagonista, si è fatto vedere poco nel prosieguo delle settimane, ma è tra gli inventori del saluto “Shi…Shimone…”. PRESENTE.

Voto 33 –anni di Cristo– (8 per il volley, 58 per il prima e dopo volley) a Simone Puppi: l’avvocato di Cordenons deve il suo sbarco in quel di Meduna a Pilot (suo ex allenatore) che all’inaugurazione di una nota palestra a Cesarolo organizzata da Fabrizio Corona e Lele Mora, conosce il titolare e gestore della stessa il quale confida appunto a Corrado (Pilot) che “el gà un fradeo” che allena a Meduna appunto… da lì il passo è stato breve.

Fantastico l’approccio con i compagni soprattutto con Mike che si sta ancora chiedendo perché abbia deciso di fare palla a due proprio con lui, per non parlare dei siparietti indimenticabili con Bagiggioggian e Bonadio che hanno regalato momenti di elevatissima ilarità.

Portatore di un ottimo italiano in squadra (ce n’era davvero bisogno!!!) ha deliziato più di qualche volta il pubblico del giov3div3rso con una dialettica da uomo d’altri tempi, doti che esaltava negli articoli e soprattutto nelle pagelle settimanali.

 Il 7 per il volley onestamente gli va anche stretto visto che comunque è stato il miglior marcatore stagionale dopo il madridista CR7,  nonostante fosse in un ruolo assolutamente non suo per ovvi motivi: la completa mancanza di ignoranza e l’ancora più completa mancanza di deltoidi.

Il voto “prima e dopo” sarebbe 10 all’ennesima potenza innanzitutto per aver lavorato un anno con Maci senza che l’Unicredit se ne accorgesse, e per questo è richiesta la standing-ovation con applauso, in secondo luogo per non aver mai confessato di non sapere cos’è un compasso (e quindi non poter entrare sulla palla come gli si chiedeva) e infine per essere riuscito a prendersi con il rimborso di marzo l’auto che lo farà rimorchiare più del miglior Galante al Pineta dei tempi andati.

Purtroppo il voto diventa 59 per un Patagonia color Ocra sfoggiato nella serata più glamour della stagione e un paio di Silver accostate a dei Jeckerson che fanno ancora accapponare la pelle ai vari Borriello e Bonadio.

Per il resto “per noi è Sì”. GOD SAVE THE PUPPI (Copyright by Giuliano Il Principe Bonadio).

OSCAR QUALI ATTORI (NON PROTAGONISTI IN CAMPO) MA PROTAGONISTI FUORI:

Voto 8 a Mattia Vendrame: per motivi di censura non posso raccontarvi l’operazione “battesimo”, né dov’è localizzato il cosiddetto “punto kiwi”, ma posso dirvi che dopo un anno non ho ancora capito l’origine del suo soprannome “Bum Bum”. Si è prodigato in svariate vesti, da “giocatore a completamento numero legale minimo per fare allenamento”, a secondo allenatore, da scout-man (anche se restano molti dubbi sull’attendibilità dei suoi numeri, c’è invece unanimità nel giudicarli illeggibili e impossibili da capire anche per gli studiosi dell’ISTAT) ad organizzatore della logistica delle trasferte. Calciatore molto fisico nei contrasti, ha avuto problemi di look per tutto l’anno, alternando jeans a zampa con mocassino a camicie dai colori improbabili, forse l’unico vestito peggio di me. Mi ha regalato il libro a cui ha lavorato, con tanto di dedica, e lo ringrazio moltissimo per questo, lo ringrazio molto meno per avermi fatto ricredere sulla possibilità che un uomo potesse fare la doccia con la cuffia. ESTROSO.

Voto 8/9 a Stefania Missio: una nota di merito a colei che ha compilato tutti i referti delle nostre partite casalinghe, partecipando a molti dei momenti tristi (le sconfitte) ma anche a quelle poche soddisfazioni che si siamo tolti (le vittorie). E’ retorico parlare del suo sex-appeal o del suo decolletè, ci ha invitato spesso a casa sua offrendo prosecco (ottimo), pistacchi (salati ma ottimi), bagigi (ottimi) e caffè (indecente!!!) senza lesinare, anche quando l’invito non era del tutto spontaneo (la prima volta, a ottobre, fu un evidente auto-invito!). In coppia con la Alice, sicuramente ha regalato un tocco di femminilità e bellezza al palazzetto di Meduna. GENEROSA (in tutti i sensi…).

Voto 8/9 ad Alice Canzian: una nota di merito anche alla segnapunti che ci ha accompagnato non solo il sabato, ma anche in molti giov3div3rsi, ai quali appariva spesso, accompagnandosi alle volte con dell’ottima birra prontamente messa a disposizione di tutti. A settembre veniva da anni ruggenti di limonate a manetta (non le bevande, sia chiaro), non so come sia proseguito l’anno, però posso dirvi che, in vena di revival, una sera ha fatto allenamento, dopo qualche anno di sosta, con le ragazze e la faccia che aveva alla fine era a dir poco stravolta. FESTAIOLA.

Voto 10 alle ragazze della Pallavolo Meduna (alias Dream Team Rosa): indubbiamente non è facile fare allenamento con mezza palestra a disposizione, immaginatevi se poi dall’altra parte ci sono 12 o 14 o 16 o 18 ragazze e aggiungeteci che il volume minimo delle loro voci sfonderebbe i vetri di un autoblindo, ecco che il primo allenamento si trasforma in un trauma da cui devo ancora riprendermi. Non ho mai fatto mistero di mal digerire questa convivenza (l’unica cosa divertente era vedere quanto forte tiravano i miei compagni appena le dolci donzelle andavano al banchetto a bere buttando l’occhio sul nostro campo…io sono solo riuscito a farle ridere in uno dei primi allenamenti ricevendo un pallone direttamente sui maroni durante un fantastico esercizio di ricezione che ovviamente non avevo capito come eseguire…), però chi vince ha sempre ragione e non posso che fare i complimenti, sinceri, a tutte le ragazze per la grande cavalcata verso la serie B2. Ma ancora di più vorrei fare i complimenti per la splendida, fantastica, intensa e indimenticabile festa che hanno organizzato per questa promozione, della quale ho solo sentito parlare però, perché io non l’ho proprio vista. BRAVISSIME.

Voto 10 a Toni Missio: il papà della refertista ci ha accompagnato quale dirigente preparando documenti, bevande e presenziando ad ogni trasferta, profondo conoscitore degli sport di nicchia, mi ha spiegato che esiste anche il “rugby co a mazza”. GENIALE.

Voto 1.000.000 a Luca Cusin: un direttore sportivo intelligente, preparato, lungimirante, esperto, che ha voluto una banda friulana disoccupata come bocca di fuoco della sua squadra, non è dato sapere se sia stato guidato dall’incoscienza oppure dalla voglia di farsi 4 risate. Di sicuro il Friuli lo ringrazia, è pronta per lui la poltrona di Presidente della Regione. PRODIGIO.

Infine, vorrei ringraziare chi, direttamente o indirettamente, mi ha permesso di far parte di questo gruppo con il quale mi sono veramente divertito e con il quale ho potuto affrontare l’interessante campionato veneto (vi ricordo che io sono, come dice Six, un “ci mut”), ringrazio Gerry per l’esperienza da opposto che sono riuscito a portare al termine nonostante la proverbiale assenza di deltoidi, ringrazio tutte le voci che hanno intonato il coretto “Puppiiiiiiii…”, che mi hanno dedicato la canzone “il Ballo di Simone” e che mi hanno dedicato la variante modificata di “Rap futuristico” di Fabri Fibra, ringrazio tutti i miei compagni di squadra per non essersi mai tirati indietro quando si trattava di coglionarmi, ringrazio tutti i miei compagni di squadra per aver sopportato il mio pile giallo della Patagonia datato 1995 e ringrazio me stesso per essere riuscito a sopportare la coalizione Oggian-Bonadio che non mi ha fatto un solo complimento che sia uno in tutta la stagione.

Un ultimo ma non meno importante ringraziamento: alla “regina”, al “cotton-fioc”, alla “teoria del compasso”, alla “teoria del volano”, alla “teoria della frusta”, alla “teoria del colpo tra l’80% e il 90% possibilmente il 70%”, alle “5 diagonali”, al “movimento repentino”, alla “torre di 60 metri”, alle “fiale di Epo 4 da 10.000 euro”, al “me fradeo el ga na paestra”, al “Zse el Belli zse el me amigo”, alla “valanga azzurra”, a “Cesarolo”, a “BiBi1(one)”, a “John Wayne”, all’”attentato dinamitardo”, all’”imitazione del coccodrillo” (che avrei veramente voluto vedere!), agli “ingradito”, a “Zebina e la sua galleria d’arte”, alla “mano ignorante di Venturini”, a “Zanchettini”, e a tutte le altre innumerevoli perle che forse ho dimenticato.

Sperando di avervi allietato e sperando di avervi fatto sorridere (in realtà sono sicuro di avervi fatto sorridere…), saluto tutti e me ne vado in vacanza, con l’augurio di potervi scrivere anche nella prossima stagione!

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