Padova, 15/01/2011.

Dopo l’importante vittoria di sabato scorso, la Pallavolo Meduna subisce una pesante sconfitta in terra patavina ad opera della Policart Italia, e rimane al terzultimo posto della classifica del campionato di serie C.

Dopo una settimana non ottimale di allenamenti a causa di varie assenze (Andrea Cusin influenzato, Massimiliano Giuliari per motivi di lavoro), coach Gerotto propone  Fabio Cigagna palleggiatore in diagonale con Simone Puppi, Luca Panto e Michele Nardo centrali, Andrea Venturin e Massimiliano Giuliari schiacciatori, Giuliano Bonadio libero, a disposizione Tiziano Oggian, Fabio Baldo, Diego Davidetti e Andrea Cusin.

Difficile raccontare una partita che, per sua natura, prevederebbe l’incontro tra due formazioni: in realtà partita vera c’è stata fino all’8-7 del primo set, poi i medunesi sono rimasti in campo ma diciamo così solo in senso lato.

Poi la bussola della navigazione è impazzita e la truppa ha deciso di farsi trasportare inerme dalla tempesta senza nemmeno tentare un approdo di fortuna né una fuga in scialuppa di salvataggio: la nave è affondata velocemente tra il silenzio assordante dei suoi marinai.

Ho provato ad usare una metafora per raccontare una partita in cui nulla ha funzionato e dove, forse, il fato ha voluto incrociare nella stessa gara la classica giornata storta di tutti i giocatori.

Il punteggio ingannna peraltro, perché per quanto fatto vedere nella tensostruttura patavina, i ragazzi di Meduna hanno raccolto anche troppi punti a referto e gli ingressi di tutti gli effettivi a disposizione sono stati un tentativo estremo ma non risolutivo.

Sabato prossimo il campionato vedrà una giornata di riposo che non poteva arrivare in un momento migliore: occorre raccogliere le idee e ritrovare il bandolo della matassa soprattutto per non sprecare i miglioramenti che avevano caratterizzato le ultime gare.

La Pallavolo Meduna ritornerà quindi in campo il 29 gennaio al palazzetto di via Cà Michiel, contro la Marmi Lanza Verona, per un altro scontro diretto in ottica salvezza.

S.P.

PAGELLONE

Voto 5/6 a tutta la ciurma: oggettivamente qualcuno meriterebbe la sufficienza, soggettivamente metterei un bel 4 politico. Partita praticamente non giocata, prestazione imbarazzante. Null’altro da segnalare se non che la serata è stata salvata da un’ottimo cavallo degustato tra le nebbie di Saonara e dalle perle di Mattia e Debora di cui potete leggere poco sotto.

Fuori concorso, come alla Mostra del Cinema di Venezia:

Voto 10 a Hdebora Prataviera: appurato che non con la H finale si scrive ma con la H davanti alla D, la giovane quindicenne studentessa di economia gli occhi e anche il cuore delizia, a Mattia chiedete. Di orologi con calcolatrice si interessa, esperta di nuovi linguaggi è. Al suo confronto, il capo Jedi di Guerre Stellari un italiano da Accademia della Crusca parlava, peccato solo la sua maglietta macchiata di vino sia. ESILARANTE.

Voto 0 a Mattia Vendrame: difficile definire le sue tecniche di approccio con le donne senza rischiare di essere denunciati per violenza e oltraggio al pudore. Passa da un baciamano ai danni della sventurata Hdebora (colpevole solo di essersi seduta alla sua sinistra), a frasi di mucciniana memoria che forse leggeva nella rubrica della posta di Cioè (“Volevo dirti che hai uno sguardo che buca l’obbiettivo!”) indirizzate ad una povera cameriera che tutto voleva tranne avere a che fare con lui. DEMODE’.

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