MEDUNA SSD vs METALSISTEM 2-3

3…2…1…
Oilalà. Allegria siori e siore. Abbiamo smosso la classifica già alla seconda di campionato! Un punticino. Ma quante recriminazioni. Potevamo infatti festeggiare i primi due o, addirittura, tre punti se solamente avessimo avuto la giusta determinazione agonistica nei momenti cruciali del match. E invece ci siamo lasciati sfuggire, nel corso dei vari parziali, le poche palle che avrebbero potuto archiviare la partita a nostro favore. «Per un punto martin perse la capa», potrebbe oggi incalzare l’asso di coppe. Forse la capa no, ma lo spirito della squadra potrebbe accusare il colpo e fiaccarsi con un senso di sfiducia e di calamità a dir poco fantozziano. Tuttavia è ancora presto per affermare ciò! Certo, paghiamo lo scotto di essere delle matricole della serie C e di non aver rodato ancora alcuni automatismi di gioco, ma rispetto la prima di campionato qualcosa di buono si è percepito. Sicuramente si può vedere il bicchiere mezzo pieno. Il METALSISTEM non si è dimostrato una formazione cuscinetto; anzi, fin dalle fasi iniziali del riscaldamento palesa una buona tonicità e una discreta sicurezza nei vari fondamentali.

Già nel primo set, gli ospiti calano le loro briscole: battute al salto e attacchi spinti alle bande. Le prime ci mettono subito in difficoltà, tanto che per buoni 3/5 del parziale siamo sotto a causa di una ricezione imprecisa e di un attacco che, nel forzato tentativo di rimediare, fatica a trovare la giusta efficacia; le seconde affondano il dito nella piaga con un ritmo circadiano sincronizzato con i nostri blackout. Tuttavia, agguantata la parità, al centro riusciamo a capitalizzare un break di vantaggio e gelosamente custodirlo fino alla fine del set, conquistato per 25-23. Un ottimo toccasana per il morale. La tensione risulta meno palpabile; acquistiamo una maggiore sicurezza e confidenza con i nostri mezzi; tutto fa supporre che il secondo set possa essere gestito con profitto … e invece … ci troviamo a rincorrere gli avversari. Pecchiamo a muro e nei contrattacchi; in battuta siamo troppo leggeri e così il METALSISTEM si trova ad amministrare diversi setball. 24-20. Servizio nostro e panchina pronta a sbaraccare per il cambio campo, ma succede l’inaspettato: due ace, un muro e un contrattacco ci riportano in parità. Si riapre il set e prontamente l’allenatore ospite chiama un time out per far rifiatare i suoi. Ma, alla ripresa del gioco, cosa può accadere? Il più classico degli errori: servizio in rete. I patavini, con un punto di vantaggio, trovano un po’ di serenità per impostare il contrattacco vincente con il quale archiviare il secondo parziale per 26-24. Loro riprendono un po’ di colorito, noi invece sbianchiamo progressivamente come se avessimo visto passare il fantasma dell’IVECO MARMI. Il terzo parziale viene vissuto come il momento della verità: o dentro, o fuori. Partiamo bene e grazie a delle ottime soluzioni in attacco riusciamo a ottenere anche un margine di 5 punti: 13-8. Forse troppo rassicurante. Sta di fatto che gli ospiti intoppano un giro in battuta molto efficace che ci manda in crisi e in un batter d’occhio ci troviamo sotto 16-13. Testa fra le nuvole? Eccesso di sicurezza? Nulla di grave, ma molto di cui preoccuparsi. Proviamo dei cambi che tuttavia non riescono ad incidere in modo significativo e il terzo set ci sfuma tra le mani. 25-23. 2 parziali a 1 per gli ospiti. Il pubblico di casa, tra l’attonito e il rumoreggiante, già pensa di dover partecipare alla visone di un quarto parziale in stile short debacle mottense. Invece, complice un involontario restiling del giro di partenza e il cambio in regia, troviamo un maggior equilibrio nella disposizione dei valori in campo. Riusciamo a giocare un set quasi perfetto in battuta, in ricezione e in attacco. Teniamo anche mentalmente e questo mette un po’ sottopressione la formazione patavina che forse si aspettava un nostro tracollo. In difficoltà, si lasciano travolgere permettendoci di chiudere il set con il punteggio di 25-18. Tie break e adrenalina alle stelle. Tutte e due le fomazioni si trovano a scalpitare in panchina nel tempo tecnico di sospensione: entrambe vogliono i due punti. Fondamentale partire bene; mettere sotto pressione l’avversario; far capire che ce n’hai di più, che sei un die hard. Purtroppo come al solito disattendiamo le attese. Due battute sbagliate, un paio di muri e delle occasioni mal gestite ci conducono al cambio di campo in inferiorità: 8-5 per il METALSISTEM. Due perle al centro ci riportano il sorriso ma soprattutto in partita. Il sostegno dalla panchina si fa più vigoroso. Punto a punto rincorriamo gli ospiti sul filo di lana fino al 12 pari. Otteniamo un mini break. 13-12. È quasi fatta. Ci sale in gola un urlo di gioia che a fatica soffochiamo. Poi il gelo. Un attacco avversario e due nostri errori pongono fine ad una speranza. Cala il sipario: 15-13 a favore del METALSISTEM.

Meduna rimembri ancor…

L’angolo della bomba di Bum Bum.
{censored}

Di minanove

Custom Title: mike.

12 pensiero su “SERIE C – Girone B: 2° partita”
  1. ahahhahahahaha, bum si autocensura la bomba doppo l'ultima cazziata da parte dell'allenatore!
    CMQ bravo che ritagli un po di tempo per scrivere gli articoli; quanto ci metti a farli non lo so.

  2. cavolo bum, ieri non ti è rimasto nemmeno il tempo per il tuo passatempo serale preferito….

  3. principe grazie per i complimenti. spero tanto di vincere in coppa veneto così potremmo di nuovo incontrarci sul campo di gara. Vieni a trovarci per il post

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