Motta di Livenza, 08/10/2011.

E’ stato il più classico dei derby quello che ha visto protagonista la  Pallavolo Meduna sul campo dei rivali della Pallavolo Motta nell’ultimo incontro della prima fase di Coppa Veneto, servito con un contorno di numeroso e caloroso pubblico: un match caratterizzato da agonismo, intensità e un pizzico di tensione, appesantito da una direzione arbitrale a tratti assai carente, il cui risultato finale non racconta in modo veritiero quel che si è visto sul parquet.

Il Meduna, privo di Michele Nardo, si presenta con Fabio Cigagna in regia e Sirio Fantin opposto, Alessandro Carniel e Diego Davidetti centrali, Luca Conforti e Simone Puppi bande, Massimiliano Giuliari libero, Tiziano Oggian, Andrea Cusin, Andrea Zanchettin, Andrea Venturin e Giuliano Bonadio a completare la rosa.

L’avvio dimostra subito che il servizio e la ricezione saranno la chiave di volta per indirizzare la gara a proprio favore, e l’interpretazione riesce meglio ai padroni di casa, che conducono sempre davanti fino al 24-21: il Meduna rincorre e sembra non riuscire ad agganciare gli avversari ma da un ottimo giro in battuta, arrivano un paio di muri decisivi e con un lapidario parziale di 5-0, vince il parziale sul filo di lana.

Gli ospiti rimangono lucidi anche davanti ad opinabili scelte arbitrali, cambiano regia e mezza diagonale di schiacciatori e si portano sul 2-0 approfittando dell’ondivaga efficacia degli schiacciatori mottensi, giovani di belle speranze fisicamente maturi ma ancora manchevoli d’esperienza.

Il terzo set dovrebbe essere una passerella finale davanti ai tifosi delle opposte fazioni accorsi al palazzetto ed in effetti si rivela tale fino al 19-13 infavore dei gialloblu (che nel frattempo hanno sostituito anche Sirio Fantin, Luca Conforti e Massimiliano Giuliari rispettivamente con Andrea Venturin, Andrea Zanchettin e Giuliano Bonadio) quando forse un calo di tensione, forse il diverso assetto in campo regalano un finale thrilling con la rimonta dei locali rimasta incompiuta ad un passo dalla meta: un attacco di Luca Conforti sigilla la vittoria e il passaggio del turno ai quarti di finale di Coppa Veneto previsti a dicembre.

Ora arriva il campionato: sabato 15, i ragazzi guidati da Andrea Bellinaso misureranno il loro valore nella trasferta di Zanè (VI) contro l’Olimpia.

S.P.

 

IL PAGELLONE DI SIMONE

 

Questa settimana, il classico palinsesto pagelliano non andrà in onda per lasciare il posto agli eventi straordinari verificatisi durante il Meduna- Fest.

 

Voto 1.000.000 per le gesta goliardiche a Francis “ATTO” Renato: ovvero la storia dei 3 fratelli Manzoni, il primo senza nome, poi Riccardo e infine il più famoso Alexander, noto per aver scritto “I Promessi Sposi” e per divenire, con un tasso alcolico di 7.8/7.9, l’Alexander Platz Manzoni cantato molti anni dopo da Milva. C’era poi un certo Shakespeare che parlava in dialetto veneto e un Don Rodrigo di origini spagnole, tal Rodriguez, tutti uniti nel ricordare la medesima morale: non sposatevi mai! DA OSCAR.

 

Voto 999.999 per le gesta goliardiche a Mattia “BUM BUM “ Vendrame: non è un habitué di questa sezione ma quando decide di metterci la faccia, vanta medie da primato. E così, precisando doverosamente che la questione è stata trattata solo in termini di mera ipotesi ben lungi dall’effettiva realizzazione, provate ad immaginare l’immagine del nostro team manager che canta Elvis con la chitarra a tracolla e replica le movenze del divo di Memphis vestito solo di boxer e bandana, pronto a passare dalla fase “preliminari” attraverso il “punto k” fino alla fase “sporca dozzina”. Se siete sopravvissuti alla forza dirompente di questa visione, potete tranquillamente scalare tutti gli 8.000 himalaiani senza sherpa, senza cibo e senza respiratore. RODOLFO VALENTINO.

 

Voto10 per le gesta goliardiche a Elena “ARCHITETTA” Pauletto: per mantenere la linea, tutti manuali consigliano una dieta ricca di verdure (almeno 150 g/giorno) e povera di grassi (massimo 50 mg/giorno) e zuccheri (tassativamente non oltre i 100 mg/giorno), lei fedele a questa filosofia di vita si sente sollevata alla notizia che anche durante la famosissima festa denominata “La notte della faccia di marmo” (un genere di baccanale paesano che si pensa nato in Giappone nei primi anni del 1.400 e giunto fino ai giorni nostri grazie alla tradizione orale), è possibile mettersi a tavola rispettando questi quantitativi. Si sente meno sollevata, invece, quando Mattia “BUM BUM” Vendrame, nel suo soliloquio finale, le chiede di dipanare l’irrisolto mistero delle iscrizioni in gesso delle antiche terre di Granada. SVELATA.

 

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