La Pallavolo Meduna chiude con una sconfitta il 2010, perdendo 3-2 a Isola della Scala (VR) contro l’Agricola 2000.

Prestazione a 2 volti quella offerta dai ragazzi di coach Gerotto (assente per motivi di lavoro e sostituito in panchina dal D.S. Luca Cusin), davvero molto bravi per i primi 2 set quanto abulici e fallosi nei restanti 3.

I medunesi si presentano con una formazione rimaneggiata a causa delle assenze per infortunio di Luca Panto e per motivi di lavoro di Stefano Cigagna e Fabio Baldo, quindi con il sestetto obbligato composto da Fabio Cigagna palleggiatore in diagonale con Simone Puppi, Michele Nardo e Diego Davidetti centrali, Andrea Cusin e Massimiliano Giuliari schiacciatori, Giuliano Bonadio libero, a disposizione i soli Tiziano Oggian e Andrea Venturin.

I nostri partono bene, mettendo in difficoltà la ricezione dei padroni di casa, che soffrono in attacco e si affidano alle soluzioni dei singoli, ma poi, in vantaggio per 10-7, vanno in affanno sulla rotazione piu’ complicata e subiscono un parziale di 7 punti a zero: si va avanti punto a punto ma un bel finale di set regala il vantaggio ai giallo-blu.

Il secondo set è piu’ equilibrato e gli errori diretti dei locali nei momenti decisivi mandano sul 2-0 il risultato parziale della gara.

Apparentemente la partita dovrebbe essere in discesa, invece nella metà campo medunese si assiste ad un lento susseguirsi di errori che spalancano le porte del tie-brak: cala la ricezione davanti a battute non trascendentali, la distribuzione dei pochi palloni giocabili diventa approssimativa, l’attacco è a singhiozzo e a muro le cose non vanno meglio.

A poco servono gli ingressi di Tiziano Oggian per Fabio Cigagna e di Andrea Venturin per dare ordine in ricezione, la coperta offerta dalla panchina è troppo corta e il tie-brak ancora meno: l’inversione di campo arriva sull’8-2 in favore degli scaligeri, il 15-6 sancisce la fine del match non senza qualche scaramuccia sotto rete.

Il punto conquistato muove la classifica, ma ha il sapore amaro di un’occasione mancata per fare bottino pieno.

Ora il campionato si ferma per le festività e le tre settimane di sosta serviranno per riordinare le idee ed affrontare il nuovo anno con la determinazione necessaria per conquistare una salvezza che appare possibile ma ancora lontana.

Si tonerà in campo l’8 gennaio 2011 quando tra le mura amiche arriverà il S. Croce (VI), penultimo in classifica con 6 punti per uno scontro di cui forse è superfluo sottolineare l’importanza.

Buon anno a tutti!

S.P.

PAGELLONE

Voto 4/5 a Fabio Cigagna:

purtroppo ancora una prestazione negativa quella fatta vedere dal giovane amante della pesca, che spesso perde il filo del discorso, se mai ne ha avuto uno. Troppo alterno, in battuta passa da un ace a 188 km/h ad una palla scagliata con la stessa forza nel nastro basso della rete, quando prova a risolvere di secondo tocco le cose vanno bene a metà, ma soprattutto appare poco lucido in un ruolo dove la lucidità spesso può decidere il risultato finale. MESTO.

SV Luca Panto:

colpito da una contrattura/stiramento/strappo al quadricipite, Luca Freddura si aggrega con grande spirito di gruppo e si mette al servizio della squadra raccogliendo palloni nella fase di riscaldamento (dei giocatori prima della partita) e raccontando barzellette nella fase di raffreddamento (degli animi dei giocatori dopo la partita). SPORTIVO.

Voto 6++ a Michele Nardo:

il nostro futuro opposto gioca un a partita piu’ che onesta, nel senso che, considerando il cronico problema di palloni giocabili al centro, mette per terra quasi tutto, batte anche bene, peccato solo che a muro ci capisca poco o niente e non riesca a limitare gli avversari. A volte disordinato negli appoggi di secondo tocco, sta trovando piano piano la forma, soffre per qualche dolorino al ginocchio ma i dividendi guadagnati con i suoi investimenti multi-milionari gli rendono così tanto che forse invece di cambiare la malconcia Megane si comprerà direttamente tutta la Renault. RICCO.

Voto 6 e mezzo a Massimiliano Giuliari:

si sta adattando benissimo al ruolo di banda, soprattutto si risolleva dopo la catastrofe dell’ultima partita. In attacco è pieno di esperienza , in ricezione tiene bene anche se non da palle perfette, sfodera una battuta in salto a 14 km/h che crea non pochi problemi ai ricevitori avversari. Il suo segreto? Lo manteniamo intatto fisicamente con il trattamento criogenico del “classico ritardo a Noventa”: lui aspetta al freddo e probabilmente arriverà nello stesso stato di conservazione di oggi fino alla stagione 2024/2025. ETERNO.

Voto 6 a Andrea Cusin:

il capitano coraggioso gioca bene metà partita, nella seconda parte affonda assieme a tutti i suoi compagni nella nebbia dell’Isola. Nel complesso una prestazione senza infamia né lode, purtroppo va in difficoltà in ricezione in maniera evidente in un paio di momenti costringendo il d.s. a chiamare il cambio con Borriello. Come sempre sua moglie continua a vincere, la situazione a casa sta diventando insostenibile. MEDIO.


SV Stefano Cigagna:

assente per il lavoro, non abbiamo notizia di lui se non tramite le foto postate su Faccia-Libro. FANTASMA.

SV Fabio Baldo:

assente per motivi di salute, non abbiamo notizia di lui se non tramite il bollettino medico postato da Luciano Onder su TG2 Salute. ESAMINATO.

Voto 6- a Tiziano Oggian:

ormai abituato al cambio in corsa, anche stavolta entra e gli fischiano subito il primo palleggio. Forse è diventata una congiura, forse no, non lo sapremo mai ma non si perde d’animo, palleggia il palleggiabile, corre molto, non batte con la solita efficacia, ma è sempre agonista anche quando non servirebbe esserlo. Ma è in pizzeria che offre il meglio, quando danza sulle argomentazioni offerte da una discussione sul mercato dell’auto. TUTTOLOGO.


Voto 6 ad Andrea Venturin:

anche lui ormai professionista di ingressi nei momenti difficili, fa rifiatare il Cucco dando ordine in ricezione, peccato per la battuta uscita di poco, ma proprio poco, pochissimo, proprio pochissimo, tipo 793 metri! Ha una caviglia in disordine, ma nel suo caso anche la fasciatura della caviglia ha il sapore di una proposta estetica che farà tendenza nel 2011. BELLO.

Voto 6+ a Giuliano Bonadio:

inopinatamente colpito da uno strano problema al ginocchio nel finale dell’allenamento del giovedì, scende in campo forse un poco titubante ma non gioca male. Pecca in difesa su qualche palla raggiungibile con una migliore scelta di posizionamento, a volte da la sensazione di fare il compitino ma la dedica adatta a lui l’hanno già scritta nel 1987 Tozzi, Bigazzi e Raf e l’hanno cantata con successo lo stesso Tozzi con Morandi e Ruggeri (“Si può dare di piu’”!!). Non si può negare che nella batteria dei ricevitori è colui che ha retto meglio nel corso di tutta la gara. Sua la perfetta scelta dei film proiettati in corriera, un mix di americanata e mistero degna dei migliori esperti di cinematografia di massa. POTENZIALE.


Voto 6++ a Diego Davidetti:

valgono quasi tutte le considerazione fatte per il suo pari ruolo, lui si distingue perché fa una grande partita a muro e una meno grande partita in attacco, dove anche “la palla che non ti aspetti” non sortisce gli effetti sperati. Necessita di un corso intensivo sui contrattacchi di primo tocco, ma il vederlo esultare dopo un punto non è cosa che capita tutti i giorni. Nervoso durante il viaggio di ritorno (e non riesco a capirne i motivi….?!?!?….), stavolta non è accompagnato dalla sua bella e di sicuro il gusto non ne guadagna. ESPRESSIVO.

Simone Puppi:
come sempre a voi!
Un pensiero su “AGRICOLA 2000 ISOLA DELLA SCALA (VR)- PALLAVOLO MEDUNA ASD (TV) 3-2 (25-27, 19-25, 25-17, 25-15, 15-6)”
  1. PUPPI: voto 9! Il pericolo adesso è che il magazziniere del Meduna gli cambi nottetempo il nome sulla maglia: non più Puppi – che non riempie la bocca – ma Zorzi. O Giani. O Lasko. I colpi che ha sfoderato oggi, alla parrocchiale di Isola della Scala, l’attaccante già del Prata, e oggi a Meduna, hanno dell’incredibile. Nel solo primo set, Puppi ha fatto pendere da solo l’ago della bilancia dalla parte dei trevigiani con un mani-out da premio oscar e un muro a uno perché “meglio soli che mal accompagnati”. Sprovvisto di deltoidi indispensabili ad un gran saltatore, dimostra di essere l’eccezione che conferma la regola. Come si dice in questi casi: saranno famosi. MARZIANO.
    Copyright by Giuliano Il Principe Bonadio

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